lunedì 23 novembre 2009

On!



Oggi giornata poco remunerativa: vicissitudini doganali, sistemi di fatturazione che fanno le bizze, dubbi sul "se portare martello e seghetto o meno".

Inchallah! Noi siamo pronti per partire! I nostri zaini sono sparpagliati a terra: ci sono delle ciabatte, un'amaca, qualche spergiuro vs la maledizione di montezuma, una torcia, poche maglie, un pantalone lungo, uno corto, carta e penna, magnesite e scarpette perchè abbiamo anche intenzioni boulderesche in terra Borana.

Gli altri 46 - 64 kg li aggregheremo tra domani e giovedì, correndo a destra e sinistra per recuperare le varie forniture elettriche e sbrigare tante piccole faccende. Il nostro fornitore principale è l'azienda Sacchi S.pA. che, oltre a sostenere da tanti anni i progetti in Kenya, ci ha riservato prezzi di assoluto riguardo. Un grande ringraziamento a Claudio Consonni e al suo staff di Vimercate per l'attenzione. Mauro, ben conosciuto nel negozio di Vimercate per via del suo lavoro, è riuscito a creare complicatissimi rebus che i ragazzi di Sacchi hanno risolto uno ad uno, dedicandoci un sacco di tempo.

Il denaro raccolto con la geniale azione "Solidarietà a Castel Negrino" ha fruttato una cospicua donazione che ci tornerà utile giovedì a Brescia per l'acquisto di alcuni particolari quanto introvabili e costosi interruttori. Spero che arrivino in tempo, altrimenti con il tassellatore De Walt in parte donato dall'amico Filippo e dalla ditta reds-srl, ci toccherà fare solo le rimanenti migliaia di perforazioni con relative avvitature. Da mercoledì partirà anche la fase di test delle due nuove Bo Bags, sacche formato XXL appena consegnate dal nostro sponsor tecnico Bo Gianola. Grande Bo!

Davidone della Play ci ha dato ottime dritte su come costruire palline da giocoleria al costo di un pacchetto di palloncini; se non avremo eccessiva eccedenza di bagaglio in stiva, contiamo di montare anche una sua slackline a Sololo, così qualche local ci insegnerà a camminarci sopra.

Jacopo Cossater, grazie per le dritte in diretta sull'uso di Blogger e feedburner!

Per tutte queste attenzioni che stanno nei gesti, ma anche negli sguardi e nelle parole di tutti i citati, promettiamo di sfidare le forze doganali sulla via del ritorno, esportando ingenti quantità di frutta esotica per voi.

Stay tuned!

domenica 22 novembre 2009

Luce all'Obbjtu Children Village


- 5 giorni alla partenza per Sololo. Accellera il countdown e decollano le interpretazioni sul nostro viaggio da parte degli amici. Il dispaccio raccolto nel week-end ci vede lanciati da un cargo in mezzo al deserto insieme a una misteriosa cassa di legno, circondati da loschi trafficanti di armi e generose signore locali, con l'imperativo finale di piantare paletti, in attesa del paracadutaggio in loco di Rocca.

eheh, non male! Ma aggiungo qualche indizio in più:

Sololo: di cosa si tratta?

Sololo è un villaggio del nord Kenya, situato a breve distanza dalla linea di confine etiope. Ha circa 6000 abitanti e si raggiunge dalla capitale Nairobi percorrendo la A2, la pista transafricana.
Sololo è terra Borana, una popolazione dell'etnia Oromo etiope. La loro società è di tipo assembleare ed è organizzata nel sistema gada, un modello sociale che tuttora definisce l'identità e la vita di queste persone. I Borana sono pastori seminomadi e i loro pascoli si estendono nei territori del nord Kenya. Vivono in un'economia modesta caratterizzata dalla cronica carenza di acqua e dalla fragilità delle convivenze con le culture e i governi vicini. Sono perlopiù di religione musulmana. Qui potete trovare dettagli e indicazioni per approfondimenti sulla cultura Borana.

Perchè Mauro e Bolla a Sololo?

Preambolo: Questo viaggio nasce dalla necessità di C.C.M. e Mondeco Onlus di "accendere la luce all'Obbjtu Children Village". Da qualche anno C.C.M., organismo non governativo con sede a Torino, ha raccolto la richiesta di collaborazione degli abitanti di Sololo per arginare il fenomeno dei bambini di strada. C.C.M. e i Borana hanno individuato come soluzione efficace la costruzione di un area di accoglienza, battezzata Obbjtu Children Village. Questo spazio, edificato come un nuovo quartiere di Sololo, si propone di tutelare gli orfani nel rispetto e nella promozione della cultura locale. Il progetto dell'impianto elettrico è stato realizzato volontariamente da un perito in Italia e il desiderio dei promotori è stato, per quanto riguarda l'installazione, di avvalersi di un elettricista italiano a coordinamento di un team locale.

Perchè proprio noi: Mio padre Giuseppe "Pino" Bollini è un medico volontario di C.C.M. con una consolidata esperienza sul campo a Sololo, ma anche in Somalia e sud Sudan. In famiglia, quando possiamo, partecipiamo alle sue attività ed ero al corrente della ricerca di un elettricista; ecco quindi la comparsa di Mauro. Oltre ad essere un amico, Mauro è un elettricista con precedenti esperienze nei paesi in via di sviluppo, nonché viaggiatore curioso e uomo capace di gestire soluzioni last minute. In queste settimane prima della partenza, ha inoltre dimostrato un valore aggiunto importante: ha subito coinvolto amici e colleghi nel progetto, ricevendo generosi aiuti economici e supporto tecnico. Un riconoscimento di fiducia che mi rende ulteriormente entusiasta di vivere questa avventura in sua compagnia. Ah! Mauro ha preferito Sololo a Oxford per intraprendere il suo corso di inglese, ecco un'altra ragione per cui ci sono anche io. Oltre a occuparmi di logistica e minuta amministrazione, oltre a tornare in una bella terra dove ho vissuto anni fa, mi sbraccerò insieme a Mauro per farci capire bene dal nostro team ; )

Tutti i dettagli sul progetto "Obbjtu Children Village", su Sololo, sui Borana, sulle attività di C.C.M., di Mondeco Onlus, dei finanziatori e sul contesto geopolitico del nord Kenya su www.sololo.it

Stay tuned!